IL LUOGO DELL'AZIONE
Laboratori
KINKALERI - ROBERTO
CASTELLO
Centro Culturale Mojud
Salita ai Terrapieni 2
16137 Genova
Tel 010 831.29.34
centroculturalemojud@yahoo.it
www.mojud.it
IL LUOGO DELL’AZIONE è un progetto /
laboratorio di formazione sull’energia e le tecniche della creatività: corpo,
movimento, spazio, suono, anche in relazione all’uso
dei media..
E’ un’idea di lavoro per la produzione di materiali concreti con
operatori di cultura e spettacolo e per chiunque sia coinvolto dall’interesse per teatro, danza, video,
musica, arti visive, plastiche e performative,
per chi è impegnato nella didattica, nell’educazione e nella ricerca per
una cultura attiva.
Le attività laboratoriali sono intese
anche come gradi di una formazione volta a
concretizzarsi in produzione (
performance – video ) per occasioni e sedi significative della programmazione
artistico – culturale (Festival,
gallerie d’arte, musei).
Gli
interventi saranno curati da alcuni tra i più accreditati specialisti del
settore: Kinkaleri,
Roberto Castello.
cura:
Centro Culturale Mojud,
Attilio Caffarena
KINKALERI
Febbraio 2006;
Venerdì 24: 18.30/22.30, Sabato 25: 15.00/19.00, Domenica 26: 12.00/16.00; E.100
SOGGETTO 11
Sul volto, sulla presenza, sul rapporto con il corpo e lo
spazio che lo circonda, sull'ascolto di un possibile spazio sonoro.
Azioni semplici che si modificano a seconda
di chi le compie, dinamiche che si trasformano attraverso una soggettiva
fisicità.
L'occhio vigile di una telecamera che esplora i contorni del
volto o di un corpo intero registrando quotidianamente la dinamica
emotiva del soggetto esposto.
Soggetto 11 è un laboratorio condotto dalla compagnia Kinkaleri,
è rivolto alle infinite possibilità del soggetto/corpo.
Note per il laboratorio:
L'incontro ha come presupposto l'assimilazione per ciascun
partecipante di una semplice coreografia, composta e organizzata appositamente
per quest'occasione; la dinamica, la qualità, la
traduzione del movimento proposto, il ritmo, la pausa, la durata, l'aderenza
alla composizione, sono tutte questioni che Kinkaleri
chiede di prendere in considerazione, in questa prima fase, da un punto di
vista solitario e totalmente autonomo. Oggetto d'indagine non sarà la
composizione coreografica, né la ricerca su un codice
di movimento, ma lo spostamento percettivo del soggetto che
agisce dall'interno verso l'esterno.
Durante gli incontri, l'occhio vigile di una
telecamera esplorerà i contorni di un volto o di un corpo intero, registrando
quotidianamente i dettagli apparentemente non importanti del flusso dinamico;
questa parallela
esplorazione di un rapporto con il particolare che riguarda
strettamente l'immagine, farà emergere, smaterializzando e parcellizzando, la fantasmaticità del corpo, la sua rappresentazione.
Il rapporto tecnico con la forma diventerà in questo caso un
mezzo che permetterà ai soggetti coinvolti di districarsi da una percezione
intimista del proprio fare dinamico e allo stesso tempo di attivare, attraverso
degli espedienti che riguardano lo sguardo che ognuno ha di sé su di sé, la
possibilità di percorrere un limite di pericolo, di sperimentare la percezione
oggettiva di un corpo che non ha più sostanza.
Il laboratorio è aperto a tutti.
I lavori di Kinkaleri hanno
ricevuto ospitalità in numerose programmazioni ibride di genere, trovando un
importante riconoscimento sulla scena della ricerca italiana e soprattutto
estera. La struttura è assolutamente originale, sia dal punto di vista
organizzativo che per la particolare produzione artistica… spettacoli,
performance, installazioni, produzioni video,
sonorizzazioni, allestimenti, pubblicazioni - con ospitalità in musei d'arte
contemporanea, teatri, festival, rassegne di danza e di teatro, rassegne e
concorsi video, installazioni sonore, discoteche, produzioni televisive. Il
loro è stato definito : - "uno dei lavori più
sorprendenti … oltre i confini dei generi".
www.kinkaleri.it
ROBERTO CASTELLO
marzo 2006;
Sabato 18 : 14/20, Domenica 19: 10/16; E.100
LA FORMA DELLO SPAZIO E DEL TEMPO
Quando afferriamo al volo il bicchiere che ci è
scivolato di mano, qualsiasi pensiero si interrompe e l'agire precede la
consapevolezza stessa dell'azione. Nell'emergenza il corpo si muove con
naturale esattezza ed efficienza. Ci muoviamo d'altronde in ogni stante della nostra vita senza prestare alcuna particolare
attenzione ai nostri gesti; eppure raramente inciampiamo o sbattiamo contro le
cose. C'è un'inconsapevole coscienza che guida costantemente i movimenti e
determina anche la nostra comunicazione non verbale.
Improvvisare è fare volontariamente appello a questa
intelligenza fisica per trasformare il corpo in uno strumento creativo
che articola forme e azioni nello spazio e nel tempo nello stesso modo in cui
uno strumento musicale può giocare con i suoni o i colori e le forme su una
tela.
Il laboratorio ruoterà dunque attorno ai meccanismi di libera
associazione che si innescano quando il pensiero
lascia spazio al caso e all'intuizione; un lavoro intensivo intorno ad un
approccio all'improvvisazione fondato sulla concentrazione, sull'ascolto e
sull'esercizio della simultaneità fra azione e pensiero creativo.
Roberto Castello ha fatto parte del Teatro e Danza La Fenice
di Carolyn Carlson a
Venezia.
E' co-fondatore del
collettivo Sosta Palmizi. Nel 1993 fonda ALDES.
Premio UBU 2003 per la sezione teatro-danza. Nel 2002
realizza per La Biennale di Venezia i video di scena di Waltz
Trought Time, produzione conclusiva della direzione
artistica di Carolyn Carlson.
E' fra i promotori di varie manifestazioni di danza
contemporanea e cura la direzione artistica del festival Rizoma. Dal 2005 è
docente di coreografia digitale presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera 2 - Milano ed è presidente di ADAC-Toscana.
Roberto Castello, uno tra i più noti coreografi della nuova
danza italiana, è tra quelli che anche all’estero hanno ottenuto i maggiori
riconoscimenti. Il suo lavoro sviluppa una ricerca su scomposizione del
movimento, performance e happening, interazione in tempo reale, giungendo anche
al rifiuto del movimento coreografato.
Particolarmente interessante è la sovrapposizione del linguaggio del corpo con
altri linguaggi e altri media, in un’ottica tra ironia
e seduzione che smonta con delicata ferocia l’immagine del mondo in cui
viviamo.
www.aldesweb.org